Blower Door Test al Fiorita Passive House


Il 15 giugno a conclusione del montaggio della struttura in legno Xlam nel “FIORITA PASSIVE HOUSE” di Cesena (Fc) effettuata da ZEROENERGY srl Cesena,  per garantire una notevole tenuta all’aria della sola struttura portante è stato effettuato il primo test di tenuta all'aria (Blower door test) il cui risultato è stato davvero sorprendente 0,25 volumi d’aria/h (<0,6 volumi d’aria/h limite per le case passive). Soprattutto è stato interessante scoprire che a seguito di questo test preliminare si sono risparmiati circa 20.000 euro evitando l'istallazione dei telai a tenuta.

Cos’è il Blower Door Test:

Il Blower-Door-Test permette di misurare l’ermeticità di un edificio dopo aver imposto una determinata differenza di pressione tra interno ed esterno, (la pressione esterna e le temperature interne ed esterne durante la prova).

Il metodo permette di scoprire “le perdite d’aria” dell’involucro edilizio e di valutare il flusso (o tasso) di ricambio dell’aria. Ovviamente valori bassi (infiltrazioni d'aria inferiori) sono preferibili.

Il valore misurato attraverso questa prova è il volume (in realtà la massa) d'aria che attraversa il ventilatore o i ventilatori (nel caso si utilizzino più macchine).

Questo valore viene rapportato solitamente al volume dell'edificio fornendo il valore n50 (1/h)

I valori attesi sono definiti dai singoli protocolli, ad esempio il protocollo case passive impone un valore massimo n50 di 0,6 1/h. Nell'esperienza professionale si riscontrano valori tra i 2 e 4 1/h per case di civile abitazione fino a valori molto maggiori (n50>12) per componenti posati molto male. La tenuta all'aria influisce sulle infiltrazioni attraverso una legge empirica.

Come si realizza il Blower Door Test:

Attraverso un apposito ventilatore l’aria viene immessa o aspirata dell’edificio oggetto del test.
La forza del ventilatore viene regolata in modo che tra pressione interna e pressione esterna ci sia una prestabilita differenza di pressione.
La differenza di pressione tra due punti dell'atmosfera è la causa dei flussi d’aria (con un vento di intensità 5 si ha una circa una differenza di pressione di 50 Pa). Il ventilatore viene incassato in un telaio che viene applicato alla porta d’ingresso, da qui il nome inglese Blower (=Ventilatore) -Door (=porta)-Test.

Al ventilatore sono collegati degli strumenti che misurano la differenza di pressione e l’intensità del flusso d’aria. La velocità di rotazione del ventilatore è regolata in modo tale da generare una ben determinata differenza di pressione tra l’interno e l’esterno. Di conseguenza si induce un flusso d’aria che compensa le “perdite” di differenza di pressione dovute alle infiltrazioni. Il flusso d’aria misurato viene diviso per il volume dell’edificio. Questo valore può essere confrontato rispetto ad altri edifici e alle indicazioni di normativa per avere una caratterizzazione dell'ermeticitàdell'edificio oggetto di studio. Poiché a infiltrazioni d'aria corrispondono carichi termici che l'eventuale impianto di riscaldamento/condizionamento deve compensare, il blower door test è fondamentale per valutare il comportamento termico-energetico degli edifici, specialmente se si vogliono raggiungere elevate prestazioni.

Il Blower Door Test si suddivide in tre fasi:

  1. nella prima fase viene creata e mantenuta una depressione costante di 50 Pa o leggermente superiore. Durante questa fase viene ispezionata l’intera superficie dell’edificio (il suo involucro) alla ricerca delle “perdite”, per individuare dove l’indesiderata aria fuoriesce (punti non ermetici). Questi sono i punti responsabili delle perdite d’aria e quindi del calore dell’edificio. Le perdite maggiori si possono sentire con la mano, mentre per quelle di intensità ridotta è necessario un generatore di fumo oppure un anemometro.
  1. nella seconda fase viene creata un depressione crescente; si parte da valori pari a circa 10, 30 Pa e si prosegue a passi di 5, 10 Pa sino a raggiungere un valore finale di 60, 100 Pa. Per ogni passo si registra e protocolla il flusso di volume d’aria;
  2. nella terza fase viene creata una sovrapressione (=depressione invertendo i lati) e le medesime misurazioni fatte nella fase 2 vengono ripetute. Questo indica quanto valgono le rimanenti perdite (con una pressione di riferimento di 50 Pa).

L’esatta procedura di misurazione è regolata dalla norma UNI EN 13829: "Prestazione termica degli edifici - Determinazione della permeabilità all'aria degli edifici - Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore".

Il blower door test si può applicare nei seguenti casi:

  • certificazione del valore di tenuta all’aria come richiesto dagli standard volontari quali CasaClima, PHI, Leed;
  • controllo di componenti (pareti preassemblate, serramenti) e impianti;
  • verifica della corretta posa e della corretta sigillatura del giunto primario o secondario dei serramenti;
  • correzione dei difetti prima del test definitivo;
  • verifica in laboratorio (produttori di serramenti) per controllare eventuali difetti di posa e migliorarli prima delle operazioni svolte in cantiere.
  • risolvere contenziosi su comfort e posa
  • utilizzare un ulteriore telo impermeabile all'aria per svolgere il test UNI EN 12207 sui serramenti in opera

Le applicazioni del blower door test sono molteplici per dare al committente dell'opera ulteriori garanzie sulla qualità della posa dei componenti nell'edificio.

Quali sono i valori di riferimento:

Tipici valori di n50 (differenza di pressione 50 Pa) sono:

  • casa passiva <= 0,6 /h
  • edificio a basso consumo energetico <= 2,0 /h
  • edificio con impianto di ventilazione forzata <= 1,5 /h
  • edificio tradizionale <= 3,0 /h

In genere sono indesiderate perdite ove la velocità dell’aria ≥ 2,0 m/S. Correnti d’aria di velocità inferiore a 1m/s possono essere tollerate.

Un valore di n50 di 4 all'ora significa che con una differenza di pressione di 50 Pa il volume d'aria dell'edificio viene cambiato per 4 volte in un'ora.

 

Spiegazione del testo tratto da Wikipedia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Blower-Door-Test

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